Come diventare pilota di droni il percorso specifico a differenza del mezzo che si intende pilotare.
I droni rappresentano l’ultima idea tecnologica che sta riscontrando particolare successo. Sono sempre di più le persone che scelgono di acquistarne uno chi per divento e chi per scopo promozionale. La particolarità di questi oggetti è che ci permettono di effettuare riprese video dall’alto e questo regala sicuramente un valore aggiunto al nostro lavoro se siamo ad esempio dei fotografi. In questo articolo andremo a fornirvi le indicazioni su come diventare pilota di droni professionali in base al tipo di mezzo che si vuole imparare a pilotare. L’articolo si rivolge a tutte quelle persone che hanno scelto di rendere questa loro passione il loro lavoro.
Pilotare droni, passione o lavoro?
Pilotare un drone può essere una passione ed è infatti scelta da moltissime persone, ci si dota di apposita strumentazione e si sceglie il prodotto più consono e alla nostra portata. In genere per imparare a pilotare questi piccoli oggetti tecnologici si opta per la versione mini che permette di imparare al meglio ogni tipo di manovra necessaria mentre siamo in volo. Pilotare un drone può essere molto divertente ma anche impegnativo soprattutto all’inizio quando si deve imparare bene l’utilizzo di ogni comando per eseguire tecniche di volo perfette. Pilotare un drone può perciò essere una vera passione da seguire a tempo libero. Al tempo stesso però pilotare dei droni professionali può diventare un vero e proprio lavoro. Sono infatti molte le aziende e i professionisti che scelgono di usufruire di droni per migliorare le proprie prestazioni lavorative. Tra i più frequenti troviamo ad esempio il fotografo e il videomaker che lo utilizzano per eseguire le riprese dall’alto, ma vengono sfruttati anche in altri settori come edilizia, cantieristica, geologica, e molto altro. Se vogliamo perciò possiamo trasformare la nostra passione in lavoro semplicemente rispettando l’iter burocratico richiesto.
Come diventare pilota di droni, iter burocratico
L’iter burocratico si suddivide in due differenti percorsi differenti a seconda del mezzo che vogliamo pilotare. Sul mercato infatti esistono tantissimi droni differenti e a scopo professionale possiamo suddividerli in due grandi categorie:
- Da 300g o meno
- Con un peso superiore.
Pilotare un drone da 300g o meno iter burocratico richiesto
Se vogliamo pilotare un drone da 300g o meno dobbiamo:
- Innanzitutto dotarci di un SAPR ossia di un sistema aeromobile con pilotaggio da remoto, in altre parole di un drone e di un comando per pilotarlo da remoto. Il drone non dovrà avere un peso superiore ai 300g.
- Realizzare presso gli enti competenti la documentazione necessaria di riconoscimento del mezzo
- Effettuare un’assicurazione del mezzo
- Eseguire la procedura di riconoscimento sul portale ENAC
Per gli altri invece la procedura è più lunga, scopriamola nel prossimo paragrafo.
Pilotare un drone di peso superiore ai 300g
Per i droni di peso superiore ai 300g, oltre ad effettuare tutto ciò che è richiesto per la categoria precedente, prima però di effettuare i passaggi sopra nominati dovremo anche:
- Effettuare una visita medica aeronautica a livello basilare LAPL, se non si passa la visita medica sarà impossibile pilotare droni di questo calibro.
- Partecipare ad un corso di addestramento riconosciuto e con relativo rilascio di attestato.
Diventare piloti professionali è possibile per tutti, bisogna solo avere la voglia e la pazienza di seguire il perfetto iter burocratico. Ovviamente questo iter è valido solo per pilotare in Italia, qualora si volesse fare voli all’estero bisogna accertarsi di essere in regola con le leggi vigente nello stato prescelto.